l***@tin.it
2004-01-14 00:58:23 UTC
L'avventura berlusconiana sta per finire. Il nano di merda ormai
sembra stracotto, inveisce, balbetta, non ce la fa più. Era entrato in
politica, molti anni fa, per evitare di essere processato, subito dopo
che i magistrati, nell'autunno del 1993, avevano iniziato a indagare
sulle attività illecite della Fininvest, iniziando a scoperchiare un
verminaio che coinvolgeva il nano stesso, Dell'Utri e molti pezzi
grossi dei vertici dell'azienda. I reati per cui Berlusconi è stato
indagato sono un'infinità: si va dal falso in bilancio, alla
costituzione di fondi neri all'estero, alla falsa testimonianza, alla
corruzione di magistrati e Guardia di Finanza, perfino al concorso in
strage. A questi reati, vanno aggiunti i tanti non ancora scoperti (la
Fininvest è costituita da una galassia di consociate sparse per tutto
il mondo, e nessuno sa quante esse siano nè quali fogne celino nei
propri bilanci) nonchè i tantissimi commessi in questi tre anni di
governo, configuranti un lucido tentativo di eversione istituzionale
che basterebbe da solo a garantirgli un soggiorno in gattabuia per il
resto della sua squallida vita. Il merdoso aveva creduto di poter
sfuggire alla giustizia arrivando a gestire senza intermediari il
potere politico che fino al 1994 aveva gestito comunque attraverso
governi compiacenti (in primis quello del suo amico Craxi, che bruci
all'inferno) e attraverso la manipolazione mediatica del consenso.
Non ce l'ha fatta.
Ha fallito miseramente e la batosta ricevuta oggi con la dichiarazione
d'illegittimità costituzionale del lodo Schifani è il suggello della
sua disfatta.
Ora che è a terra, noi di sinistra dobbiamo colpirlo con tutte le
nostre forze.
Dobbiamo farlo a pezzi.
Qualche anno fa mi sarei accontentato di vederlo uscire dalla
politica, mi sarebbe bastato che tornasse al suo noioso lavoro di
ricco venditore di fumo e che lasciasse l'attività politica e la
gestione dello Stato a chi, con poca o molta capacità, la considerava
una cosa seria. Ora, spiacente, non mi basta più. Voglio vederlo in
galera, voglio vedere la sua miserabile azienda costruita sulla
corruzione e sull'illegalità crollare come un fragile castello di
carte ed essere svenduta a pochi centesimi a chi saprà finalmente
utilizzarla per accrescere la ricchezza materiale e culturale della
collettività, anzichè per foraggiare a spese dei cittadini una manica
di farabutti straricchi che si credono al di sopra della legge. Non
vado oltre perchè sono contrario alla pena capitale, ma confesso che
gentaglia come Berlusconi mette a dura prova le convinzioni non
violente di una vita.
Soprattutto, voglio vedere i criminali che lo hanno votato, sostenuto,
acclamato mentre faceva a pezzi le istituzioni democratiche e la
decenza morale del paese, processati e condannati anch'essi per
concorso in attività eversiva, e credo che esistano tutti gli estremi
penali di legge per poterlo fare. Non parlo solo dei tanti
giornalisti, opinionisti, giuristi, cortigiani e intrallazzieri che
hanno svolto il ruolo di picchiatori mediatici per conto del regime.
Anche delinquenti come Luigino Ferrari (ammesso che egli sia una
persona e non un collettivo di servi prezzolato da Forza Italia per
fare propaganda su Usenet) non dovranno restare impuniti nella nuova
Italia che sta per nascere. Non dovremo mai più permettere a questi
individui di diffondere la loro incultura, la loro pazzia, il loro
razzismo, la loro tracotante indecenza morale attraverso i mezzi di
comunicazione. Invito tutti alla delazione e alla denuncia e propongo
la creazione di comitati cittadini che s'incarichino di individuare e
denunciare chiunque in questi tre anni abbia contribuito, con parole o
azioni, a sostenere il regime. Su Usenet sono noti i nomi di alcuni di
questi apologeti della dittatura: Pierluigi Martuzzi, Antonella
Bellecca, Lina Arena, Natalino Russo, un altro criminale che su
it.discussioni.penadimorte usa lo pseudonimo di Obelix, ma può essere
facilmente identificato, e tanti altri. Senza contare i tantissimi
vigliacchi che ben conosciamo nelle nostre vite quotidiane, persone
che in questi anni hanno applaudito le nefandezze del nano di merda
quando sembrava invincibile e ora che la barca affonda iniziano a
scappare come topi, negando di aver mai votato per lui. Non
permettiamogli di fuggire e di sottrarsi alle loro responsabilità. La
devastazione della democrazia che questa gente ha prodotto con la
propria ignoranza, violenza e strafottenza potrà essere riscattata
solo dalla loro condanna morale e penale e da una rieducazione degli
italiani al rispetto della legalità. E' meglio se cominciamo da oggi.
Da duemila anni Gesù si vendica su di noi di non essere morto su un divano"
sembra stracotto, inveisce, balbetta, non ce la fa più. Era entrato in
politica, molti anni fa, per evitare di essere processato, subito dopo
che i magistrati, nell'autunno del 1993, avevano iniziato a indagare
sulle attività illecite della Fininvest, iniziando a scoperchiare un
verminaio che coinvolgeva il nano stesso, Dell'Utri e molti pezzi
grossi dei vertici dell'azienda. I reati per cui Berlusconi è stato
indagato sono un'infinità: si va dal falso in bilancio, alla
costituzione di fondi neri all'estero, alla falsa testimonianza, alla
corruzione di magistrati e Guardia di Finanza, perfino al concorso in
strage. A questi reati, vanno aggiunti i tanti non ancora scoperti (la
Fininvest è costituita da una galassia di consociate sparse per tutto
il mondo, e nessuno sa quante esse siano nè quali fogne celino nei
propri bilanci) nonchè i tantissimi commessi in questi tre anni di
governo, configuranti un lucido tentativo di eversione istituzionale
che basterebbe da solo a garantirgli un soggiorno in gattabuia per il
resto della sua squallida vita. Il merdoso aveva creduto di poter
sfuggire alla giustizia arrivando a gestire senza intermediari il
potere politico che fino al 1994 aveva gestito comunque attraverso
governi compiacenti (in primis quello del suo amico Craxi, che bruci
all'inferno) e attraverso la manipolazione mediatica del consenso.
Non ce l'ha fatta.
Ha fallito miseramente e la batosta ricevuta oggi con la dichiarazione
d'illegittimità costituzionale del lodo Schifani è il suggello della
sua disfatta.
Ora che è a terra, noi di sinistra dobbiamo colpirlo con tutte le
nostre forze.
Dobbiamo farlo a pezzi.
Qualche anno fa mi sarei accontentato di vederlo uscire dalla
politica, mi sarebbe bastato che tornasse al suo noioso lavoro di
ricco venditore di fumo e che lasciasse l'attività politica e la
gestione dello Stato a chi, con poca o molta capacità, la considerava
una cosa seria. Ora, spiacente, non mi basta più. Voglio vederlo in
galera, voglio vedere la sua miserabile azienda costruita sulla
corruzione e sull'illegalità crollare come un fragile castello di
carte ed essere svenduta a pochi centesimi a chi saprà finalmente
utilizzarla per accrescere la ricchezza materiale e culturale della
collettività, anzichè per foraggiare a spese dei cittadini una manica
di farabutti straricchi che si credono al di sopra della legge. Non
vado oltre perchè sono contrario alla pena capitale, ma confesso che
gentaglia come Berlusconi mette a dura prova le convinzioni non
violente di una vita.
Soprattutto, voglio vedere i criminali che lo hanno votato, sostenuto,
acclamato mentre faceva a pezzi le istituzioni democratiche e la
decenza morale del paese, processati e condannati anch'essi per
concorso in attività eversiva, e credo che esistano tutti gli estremi
penali di legge per poterlo fare. Non parlo solo dei tanti
giornalisti, opinionisti, giuristi, cortigiani e intrallazzieri che
hanno svolto il ruolo di picchiatori mediatici per conto del regime.
Anche delinquenti come Luigino Ferrari (ammesso che egli sia una
persona e non un collettivo di servi prezzolato da Forza Italia per
fare propaganda su Usenet) non dovranno restare impuniti nella nuova
Italia che sta per nascere. Non dovremo mai più permettere a questi
individui di diffondere la loro incultura, la loro pazzia, il loro
razzismo, la loro tracotante indecenza morale attraverso i mezzi di
comunicazione. Invito tutti alla delazione e alla denuncia e propongo
la creazione di comitati cittadini che s'incarichino di individuare e
denunciare chiunque in questi tre anni abbia contribuito, con parole o
azioni, a sostenere il regime. Su Usenet sono noti i nomi di alcuni di
questi apologeti della dittatura: Pierluigi Martuzzi, Antonella
Bellecca, Lina Arena, Natalino Russo, un altro criminale che su
it.discussioni.penadimorte usa lo pseudonimo di Obelix, ma può essere
facilmente identificato, e tanti altri. Senza contare i tantissimi
vigliacchi che ben conosciamo nelle nostre vite quotidiane, persone
che in questi anni hanno applaudito le nefandezze del nano di merda
quando sembrava invincibile e ora che la barca affonda iniziano a
scappare come topi, negando di aver mai votato per lui. Non
permettiamogli di fuggire e di sottrarsi alle loro responsabilità. La
devastazione della democrazia che questa gente ha prodotto con la
propria ignoranza, violenza e strafottenza potrà essere riscattata
solo dalla loro condanna morale e penale e da una rieducazione degli
italiani al rispetto della legalità. E' meglio se cominciamo da oggi.
Da duemila anni Gesù si vendica su di noi di non essere morto su un divano"